Stazione di Cavagnolo-Brusasco
Cavagnolo-Brusasco stazione ferroviaria | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Cavagnolo |
Coordinate | 45°09′13.37″N 8°02′51.05″E |
Linee | ferrovia Chivasso-Asti |
Storia | |
Stato attuale | In uso |
Attivazione | 1912 |
Caratteristiche | |
Tipo | Stazione in superficie, passante |
Binari | 2 |
Gestori | Rete Ferroviaria Italiana |
Operatori | Fondazione FS Italiane |
Note | Servizio ordinario sospeso, servita dai treni storici di Fondazione FS |
La stazione di Cavagnolo-Brusasco è una stazione ferroviaria posta sulla linea Chivasso-Asti, al servizio dei centri abitati di Cavagnolo e di Brusasco, utilizzata soltanto per i treni turistici.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'impianto venne attivato come stazione il 20 ottobre 1912 dalle Ferrovie dello Stato, contestualmente all'inaugurazione della linea[1].
Lontana dal fronte della prima guerra mondiale e poco interessata anche dalle vicende della seconda, non costituendo obiettivo strategic4i primario, la stazione risentì di tali eventi solo per le conseguenti fluttuazioni della domanda di trasporto, iniziando nel secondo dopoguerra un periodo di costante calo dei proventi da traffico, dovuto all'avvento della motorizzazione privata e a un orientamento comune non più favorevole al trasporto su ferro.
Sostituita da tempo la trazione a vapore grazie all'impiego di automotrici termiche, il traffico continuò a mantenersi a livelli insoddisfacenti e, in luogo del potenziamento del servizio per conquistare nuove fasce di utenza, nel 1986 la ferrovia venne inclusa in un elenco di "rami secchi" da sopprimere[2], salvandosi dai tagli alla rete operati in quel periodo previe alcune modifiche minori d'orario volte ad abbassare i costi di esercizio[3].
Nonostante gli investimenti profusi, l'ipotesi del taglio di alcune linee fu nuovamente ventilata nel 1993[4], ma fu ben presto la natura a porre il primo serio ostacolo al proseguimento dell'esercizio: la linea subì infatti ingenti danni durante l'alluvione del fiume Po nel 1994, quando crollò quasi interamente il ponte su tale fiume. I lavori di ripristino[5] comportarono dunque la ricostruzione del ponte sul Po[6][7]; durante il loro svolgimento[8] fu istituito un autoservizio fra Chivasso e Cocconato[9] che perdurò fino al 27 agosto 2000, quando fu inaugurata la riapertura dell'intera linea ferroviaria[10].
All'inizio degli anni novanta l'intera rete secondaria piemontese fu oggetto di un profondo programma di rinnovamento, che mirava a diminuire i costi di esercizio attraverso l'automazione e il telecomando degli impianti[11]; chiusa nel 1991[12][13], la Asti-Chivasso fu dunque oggetto di lavori[14][15] che comportarono l'installazione a Cavagnolo-Brusasco di un Apparato Centrale Elettrico a Itinerari; la linea fu riaperta il 19 novembre 1992[16].
Dal 2001 la gestione dell'intera linea, e con essa quella della stazione di Cavagnolo-Brusasco, passò in carico a Rete Ferroviaria Italiana che, ai fini commerciali, classifica l'impianto nella categoria "Bronze"[17].
Essa rimase senza traffico dal 1 settembre 2011 per effetto della sospensione del traffico sulla linea[18], a causa deil'instabilità alla galleria di Brozolo, che necessitava di ingenti interventi strutturali per la messa in sicurezza. Tale sospensione fu rimarcata definitivamente dal 17 giugno 2012 per decisione della Regione Piemonte che, considerata la sua pesante situazione economico-finanziaria non intese avviare un programma di valorizzazione del trasporto su ferro a differenza della confinante Lombardia, decretando la sospensione dei contratti di servizio su numerose linee secondarie di propria competenza[19][20][21].
Il 3 agosto 2018 venne ufficializzata dall'assessore Francesco Balocco la riapertura al servizio viaggiatori insieme al tratto Chivasso-Brozolo, in attesa di successivi interventi di ripristino della restante tratta fino ad Asti, che necessitava di importanti interventi infrastrutturali.[22]
In vista della riapertura della linea a scopi scopi turistici, il 15 maggio 2022 la stazione vide giungere per la prima volta dopo un decennio un treno speciale, composto da due automotrici ALn 668, che effettuò una corsa prova nel tratto tra Chivasso e Montiglio[23].
Dal 2 ottobre 2022, in occasione della "Fiera Nazionale del Tartufo" a Montiglio, è stata inaugurata la riapertura della linea come ferrovia turistica e nella stazione ha fatto fermata il treno a vapore proveniente da Torino, trazionato fino a Chivasso con locomotore elettrico[24].
Strutture e impianti
[modifica | modifica wikitesto]La stazione è dotata di 2 binari passanti, di cui il secondo di corretto tracciato e il primo per gli incroci e precedenze. È inoltre presente uno scalo merci, posto in direzione Chivasso, dotato di un binario tronco. L'impianto era telecomandato con il sistema punto-punto dal Dirigente Movimento di Asti. La movimentazione dei treni storici viene gestita sul posto, con il presenziamento della stazione.
L'impianto dispone di un fabbricato viaggiatori su due piani e di un magazzino merci (restaurati per la riapertura turistica della linea).
Architettura
[modifica | modifica wikitesto]I fabbricati della ferrovia Chivasso-Asti risalenti all'inaugurazione della linea, si distinguono grazie alla loro particolare architettura in stile laterizio e intonaco, che richiama le tradizionali ville piemontesi, rendendo uniche queste stazioni in Italia; ad opera dell'architetto svizzero J. Sutter[25].
Movimento
[modifica | modifica wikitesto]La stazione era servita da treni regionali di Trenitalia fino al 1º settembre 2011, giorno in cui è stato sospeso il traffico sulla linea per problemi infrastrutturali, venendo sostituito da autocorse, mentre la definitiva sospensione è avvenuta il 17 giugno 2012 per decisione della Regione Piemonte.
Dal 2022 l'impianto è servito su calendario da treni storici della Fondazione FS.
Fra il 1883 e il 1949 nella medesima località era possibile l'interscambio con i convogli in servizio sulla tranvia Torino-Chivasso/Brusasco.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La stazione compare nei quadri orario FS dell'epoca.
- ^ Notizia su I Treni, n. 60, aprile 1986, p. 4.
- ^ Notizia su I Treni, n. 65, novembre 1986, p. 6.
- ^ Notizia su Tutto Treno, n. 61, gennaio 1994, p. 5.
- ^ Notizia su Tutto Treno, n. 75, aprile 1995, p. 8.
- ^ Notizia su I Treni, n. 166, dicembre 1995, p. 5.
- ^ Notizia su Mondo Ferroviario, n. 168, luglio 2000, p. 11.
- ^ Notizia su I Treni, n. 186, ottobre 1997, p. 5.
- ^ Notizia su Tutto Treno, n. 103, novembre 1997, p. 7.
- ^ Notizia su Tutto Treno, n. 135, ottobre 2000, p. 4.
- ^ Angelo Nascimbene, Mai più "secchi"?, in Tutto Treno, n. 32, maggio 1991, pp. 28-29.
- ^ Notizia su I Treni, n. 114, aprile 1991, p. 5.
- ^ Notizia su Tutto Treno, n. 31, aprile 1991, p. 10.
- ^ Notizia su Tutto Treno, n. 37, novembre 1991, p. 8.
- ^ Notizia su Tutto Treno, n. 38, dicembre 1991, p. 10.
- ^ Genua, Asti-Chivasso. Un centenario mancato, p. 56.
- ^ www.rfi.it, Stazioni del Piemonte, su rfi.it. URL consultato il 19 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2013).
- ^ Notizia su I Treni, n. 342, novembre 2011, p. 4.
- ^ redazionale, Servizio con autobus sulle ferrovie a bassa frequentazione, in Piemonte Informa, 16 giugno 2012. URL consultato il 17 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2013).
- ^ Silvia Adorno, Chiusure in Piemonte, in "I Treni" n. 351 (settembre 2012), pp. 14-19
- ^ Notizia su Tutto Treno, n. 259, febbraio 2012, p. 7.
- ^ Linea Chivasso-Asti riattivata ma solo fino a Brozolo, su nuovaperiferia.it.
- ^ Ferrovie.it - Dopo 12 anni un treno torna a percorrere la linea Asti - Chivasso
- ^ La voce di Asti - Tutto esaurito per la riapertura della linea ferroviaria Chivasso-Asti
- ^ StagniWeb - Le iscrizioni nelle stazioni - Parte 1-9
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fabio Genua, Asti-Chivasso. Un centenario mancato, in Tutto treno & storia, n. 34, secondo semestre 2015, pp. 50-57.
- Rassegna dei lavori pubblici e delle strade ferrate, Volume 8, 1915.
- Fabrizio Torella, Teresa Coltellese, Le stazioni impresenziate sulla rete ferroviaria italiana. Definire il fenomeno per definire le opportunità Archiviato il 26 giugno 2013 in Internet Archive., 2002.
- Rete Ferroviaria Italiana, https://donet.rfi.it/RFIPlatform/viewDocumentWebById.do?docId=%7BAD9F58B4-DA29-4230-A319-7EA17354702E%7D&docType=FL[collegamento interrotto], edizione 2003.
- Francesco Ogliari, Franco Sapi, Scintille tra i monti. Storia dei trasporti italiani volume 8°. Piemonte-Valle d'Aosta, a cura degli autori, Milano, 1968
- Luigi Ballatore, Storia delle ferrovie in Piemonte, Torino, Editrice Il Punto, 2002. ISBN 88-88552-00-6.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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